Il Napoli continua la sua marcia trionfale facendo innamorare i suoi tifosi sempre di più. La squadra non solo vince alla grande, 3-0 sul Lecce, con gol di Hamsik, Pazienza e Denis, ma esprime un gioco brioso e soprattutto riesce a divertire il suo pubblico. Certamente l'avversario, il Lecce, non era di quelli più ostici, ma tutti ricordiamo come il Napoli dello scorso campionato trovava enormi difficoltà contro simili squadre. Il miracolo Napoli consiste nello aver scalato di volta in volta posizioni sempre più prestigiose della classifica, che attualmente vanno al di sopra di quel sesto posto annunciato ad inizio stagione. Gli azzurri sono lì in alto, quasi senza saperlo e non perchè sono stati aiutati dalla fortuna, anzi al momento risultano essere debitori di "buona ciorta".
E' bello guardare dall'alto in basso squadre che alla vigilia dovevano essere superiori agli azzurri. Le maggiori richieste economiche avanzate da vari procuratori a favore dei loro assistiti potevano destabilizzare l'ambiente. Bene ha fatto il presidente De Laurentiis a mandare l'esplicito messaggio che i contratti vanno rispettati, soprattutto in un momento di grande recessione economica. Per il Napoli il difficile era confermare quanto di buono fatto nella passata stagione. L'effetto sorpresa ha ceduto il passo al valore effettivo della squadra. In Napoli-Lecce si è vista soprattutto la forza devastante di due giocatori: Lavezzi e Maggio. Non hanno segnato, ma le loro illuminanti giocate hanno consentito una vittoria netta, che ha reso tutto più facile. C'è ormai la radicata certezza del valore di un gruppo ottimamente allenato da Reja, che può proporre varie soluzioni di gioco, avendo a disposizione ricambi importanti. Per esempio l'assenza di Santacroce, cioè di un giocatore di talento ormai riconosciuto da tutti, non si è avvertita. Questo fa capire come tutti i componenti della rosa siano all'altezza e possano sentirsi dei veri e propri titolari e non semplici rincalzi. Così come avviene con Denis e Zalayeta, con Navarro e Gianello, e con il jolly Pazienza. Il d.g. Pierpaolo Marino è riuscito con grande avvedutezza, e soprattutto parsimonia, a costruire una squadra da vertice. E scusate se è poco !
E' proprio il direttore l'unico che può essere ritenuto insostituibile in questo grande Napoli, un team cresciuto in tempi così brevi e destinato
a diventare una macchina di perfetta programmazione. Torino, Catania
e Chievo sono le ultime tre tappe del girone d'andata. Sono, come
si dice, partite alla portata del Napoli, squadra umile e perciò vincente.
Senza volere esasperare le attese, non pretendendo la luna,
sono questi i sogni che a volte si possono avverare magicamente.
VINCENZO PIETRAZZUOLO
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