Edy Reja, all'anagrafe Edoardo Reja (Gorizia, 10 ottobre 1945), è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano di origini slovene, di ruolo mediano. L'ormai ex tecnico del Napoli ha espresso il suo saluto ai tifosi azzurri, ringraziandoli per le emozioni regalategli.
Caratteristiche tecniche da Wikipedia:
È un allenatore che utilizza soprattutto il 5-3-2. Fa giocare le squadre con difesa a cinque bassa in fase difensiva e con i laterali che avanzano sulle fasce. Opera i cambi specie nel secondo tempo, ma raramente rischia cambiando modulo durante il corso della partita.
Il caso più celebre è senza ombra di dubbio quello del Napoli nella stagione 2006-2007 dove Reja, dopo essere partito con un'idea tattica ispirata al 4-1-2-1-2 del Milan di Ancelotti cambia l'assetto della squadra costruendo un 5-3-2 con due terzini poco offensivi come Gianluca Grava e Mirko Savini e un gioco improntato sul lancio lungo a cercare la testa della "torre" Sosa.
Nella stagione 2007-2008, ancora alla guida del Napoli, conferma il modulo 5-3-2 ma stavolta con una maggiore attitudine alla verticalizzazione e l'aggressione degli spazi, grazie ad una campagna acquisti che gli ha messo a disposizione calciatori più tecnici e dinamici. Durante la stagione ha provato anche 4-3-3 con scarso successo e un 3-5-1-1, scommettendo su un attacco atipico composto da Bogliacino e Lavezzi.
Carriera
Club
Calciatore di discreto talento, era un centrocampista atleticamente ben impostato, venne prelevato giovanissimo nel natio Friuli da Paolo Mazza che lo portò a Ferrara nella Spal. Esordì giovanissimo in Serie A e, assieme a Fabio Capello, Luigi Pasetti e Adriano Zanier vinse, nel 1965, lo scudetto Primavera. Nella sua carriera di calciatore, che durò dal 1963 al 1975, oltre a quella della Spal, vestì le maglie del Palermo, dell'Alessandria e del Molinella con cui chiuse.
Allenatore
A partire dal 1979 iniziò una lunga carriera di allenatore che lo portò ad allenare diverse squadre di serie minori nel corso degli anni ottanta, fino ad arrivare in Serie B con il Pescara.
Ha ottenuto ben quattro promozioni in Serie A: la prima con il Brescia nel 1997, la seconda con il Vicenza nel 2000 , la terza alla guida del Cagliari nel 2004 e la quarta con il Napoli nel 2007. Nella stagione 1991-92 sfiora con il Cosenza la promozione nella massima serie, svanita solo nell'ultima giornata di campionato allo Stadio Via del Mare di Lecce; infatti, Reja ha ottenuto i primi successi proprio a Cosenza dove ha conquistato la permanenza in Serie B nello spareggio vinto contro la Salernitana e nella stagione successiva ha mancato la promozione in Serie A per un solo punto in classifica. I calciatori più utilizzati da Reja, protagonisti di quel Cosenza spavaldo e arrembante, furono il bomber Oberdan Biagioni, Luigi Marulla e l'organizzatore di gioco Luigi De Rosa.
Attualmente siede sulla panchina del Napoli con cui ha conquistato una promozione in Serie B ed una in Serie A.
Dopo la fortunata esperienza di Cagliari, nel 2005 arriva a Napoli come sostituto di Giampiero Ventura, primo allenatore del Napoli di Aurelio De Laurentiis, e, nonostante un organico inizialmente composto in prevalenza da giovani semisconosciuti ed in seguito rafforzato nel mercato di riparazione, riesce a raggiungere i Play-Off, persi poi con l'Avellino in due soffertissime partite di finale.
Nella stagione successiva, con un organico più completo, il tecnico goriziano domina il campionato e riesce ad ottenere agevolmente la promozione in Serie B, dove poco dopo retrocederà per illecito sportivo e per la prima volta la Juventus, neo-campione d'Italia, perdendo lo scudetto.
Nel 2006 con il Napoli affronta uno dei tornei cadetti più difficili ed equilibrati di sempre. Oltre alla presenza della Juventus, ci sono compagini come il Genoa, il Bologna, il Brescia e il Piacenza, più Mantova e Rimini. Il Napoli, nonostante le tante difficoltà di una neopromossa, riesce a mettersi sulla scia dei bianconeri chiudendo la stagione al secondo posto dietro i torinesi e davanti al Genoa, ottenendo la promozione diretta grazie a un distacco dalla quarta di 12 punti (che dà diritto ad evitare i play-off).
Nel 2007, durante la quarta stagione consecutiva alla guida del Napoli, ritrova finalmente la massima serie. Sin dalle prime giornate, grazie anche ad una campagna acquisti mirata a giovani di qualità, integrata con calciatori di esperienza, il Napoli di Reja risulta essere tra le sorprese d'inizio stagione: batte 2 volte l'Udinese vincendo 5-0 ad Udine e 3 a 1 a Napoli, pareggia 4-4 all'Olimpico contro la Roma e batte sul proprio terreno la Juventus (3-1), la Fiorentina (2-0), il Palermo (1-0), il Milan (3-1) e l'Inter (1-0), che al San Paolo rimedierà l'unica sconfitta del torneo. I partenopei chiudono la stagione 2007/2008 all'ottavo posto, guadagnandosi l'accesso in Intertoto.
Viene confermato alla guida del Napoli anche nella stagione 2008/2009. Superata con successo l'Intertoto, il tecnico goriziano esordisce in Coppa Uefa dove però, dopo aver vinto i preliminari, viene eliminato al primo turno dal Benfica.
Il 10 novembre 2007 in occasione della sfida allo Stadio "Renzo Barbera" contro il Palermo, Reja ha raggiunto le 700 panchine in carriera. Attualmente detiene, insieme ad Ottavio Bianchi, il record di allenatore che ha seduto per più anni consecutivi sulla panchina del Napoli (quattro, dal febbraio 2005 ad oggi).
Il 10 marzo 2009, dopo 9 partite in cui il Napoli raccoglie appena 2 punti, viene sollevato dall'incarico, dopo 4 anni e 160 panchine in campionato.
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