giovedì 12 marzo 2009

DONADONI: "NON DOBBIAMO AVERE PAURA"

Roberto Donadoni, neo allenatore del Napoli, ha rilasciato un'intervista a "Napoli Magazine".

- Quali sono le sue prime emozioni da allenatore del Napoli?

"Si tratta di un'avventura nuova e stimolante. C'e' subito il match con la Reggina, per cui in questo breve tempo cerchero' di conoscere bene i ragazzi. Si tratta di una partita tosta e delicata".

- Ha avuto modo di parlare con Reja?

"Ci siamo sentiti in auto. E' una bravissima persona ed ha ottenuto degli ottimi risultati. Parlero' con Reja per cercare di capire cos'e' che non va. Finchè non si ha il polso della situazione, diventa difficile esprimere un giudizio. Bisogna avere un contatto umano".

- Con Donadoni si cambia modulo?

"Mi sembra affrettato parlare di questo. Devo capire prima il materiale umano a disposizione. Non credo che sia intelligente stravolgere tutto".

- E' lontano il sogno dell'Europa?

"In questo momento dobbiamo pensare esclusivamente a reagire. Puo' essere comodo parlare di obiettivi, ma bisogna essere prudenti".

- Ha firmato un contratto di due anni. Quali sono gli obiettivi con il Napoli?

"Io credo che essere in una piazza come Napoli sia stimolante per chiunque. Napoli e' il quarto bacino d'utenza in Italia. Il club ha passato momenti magnifici. Tutti insieme dobbiamo puntare piu' in alto possibile. Non parliamo di Uefa o Champions, ma dobbiamo puntare in alto".

- Quanto le e' stata utile l'esperienza della Nazionale per gestire un grande club come il Napoli?

"Le pressioni ci sono ovunque. Sono stato due anni in Nazionale. Bisogna saper scindere le cose. Le pressioni vanno tradotte in positivita'. Non bisogna diventare succube. Cerco collaborazione da parte di tutti. Con il sostegno del pubblico, vogliamo rialzarci".

- Il club le ha chiesto di arrivare ad un traguardo specifico nei suoi 2 anni e mezzo di contratto?

"La società non mi ha chiesto un traguardo. Dobbiamo lavorare tanto, per venire fuori da questo momento".

- Che ricordi ha delle sfide con Maradona? Riuscira' a riportare il Napoli a quei livelli?

"Sono invecchiato tanto. Ho i capelli bianchi. Con Maradona ne abbiamo fatte di sfide. Era il grande Napoli ed il grande Milan. Non ho una grande memoria storica. Ho giocato finali di Champions pensando gia' al futuro".

- Qual e' stata la molla che l'ha spinta a scegliere il Napoli?

"Potevo aspettare la fine della stagione, ma ho voluto accettare questa sfida. Con De Laurentiis, gia' qualche anno fa, si e' creato un buon feeling".

- Da chi ha tratto maggiori spunti per diventare allenatore?

"Da Parreira a Sacchi, fino ai grandi mister. Ho cercato di raccogliere tanti spunti da tutti per creare il mio bagaglio di esperienza da cedere ai giocatori".

- Quale sarà la caratteristica principale del Napoli? Per forza di cosa deve scegliere gli uomini da mandare in campo. Ha un'idea di gioco precisa? Magari una punta pesante piu' Lavezzi o due punte pesanti con Lavezzi?

"Non sono uno scienziato, non voglio stravolgere tutto. Devo capire le condizioni dei singoli. Prima di tutto il mio Napoli non deve avere paura".

- In che senso dice che non cambierà molto?

"Non ho ancora il polso della situazione, per cui non voglio vendere fumo alla gente. E' una squadra giovane, che ha avuto un ottimo inizio di stagione".

- Ha la carica e la rabbia giusta per guidare il Napoli?

"Dovrete giudicarlo voi. Mi auguro che le cose vadano per il meglio. Occorre grande pazienza".

- Cos'e' successo al Napoli?

"E' difficile trovare un solo motivo per questo calo".

- Cosa teme di questa nuova avventura?

"Niente. Ho preso la Nazionale dopo un campionato del mondo appena vinto. Non esiste un campionato intergalattico, per cui sono pronto e motivato".

- Nelle ultime gare il calo c'e' stato...

"Ci deve essere una reazione. Il pubblico si esalta in fretta, ma ha anche vissuto momenti drammatici e complicati".

- Ha avuto qualche richiesta per il futuro?

"Assolutamente no, e' presto per parlarne".

- Può arrivare Fabio Cannavaro nel Napoli?

"Fabio Cannavaro gioca nel Real Madrid, non è giusto parlarne in questo momento".

- Cosa chiede alla squadra?

"La massima concentrazione, semplicemente questo".

- E la Reggina?

"Sicuramente sarà una sfida difficile. Troveremo una squadra motivata ed un ambiente non facile".

- Sa che c'e' Napoli-Milan il 22 marzo?

"Sarà una grande partita, non lo sapevo".

- Quali saranno i suoi collaboratori?

"Bortolazzi è il mio secondo, Andreini è il preparatore atletico, Sergio Buso è il preparatore dei portieri. Si aggiungeranno ai collaboratori che gia' c'erano".

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