giovedì 12 marzo 2009

DE LAURENTIIS: "CON DONADONI INIZIA IL NUOVO PROGETTO"

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato un'intervista a "Napoli Magazine".

- Come siete giunti alla decisione di cambiare l'allenatore?

"Ho avuto un rapporto molto positivo con Edy Reja. Sono stati 5 anni molto importanti. Del calcio non mi ero mai interessato. Abbiamo vissuto 5 anni di costruzione. Ogni anno c'e' stato un momento di crisi, per cui abbiamo avuto un momento di crisi. Ogni anno lo stesso Reja ha avuto un momento di sconforto; avrebbe voluto piu' volte farsi da parte. Noi lo abbiamo sempre sostenuto. Abbiamo avuto gli incidenti di Iezzo, Gianello e Navarro. Ultimamente si e' fatto male anche Datolo. A un certo punto mi sono convinto che lo spogliatoio stesse rischiando di non crederci più. Per la prima volta, ero in America, mi sono interrogato in maniera pesante. Sono andato alle 6 del mattino, a casa di mio zio 90enne che ho tirato giu' dal letto, davanti alla tv per seguire Napoli-Lazio. Ho iniziato a pensare a questo meccanismo che si era interrotto. Quattro anni fa avevo già conosciuto Donadoni, con il quale avevo trascorso un'intera giornata. Io sono un monogamo: vado avanti per 15 anni con i registi, come ad esempio Verdone, e mi piace avere un buon rapporto con gli allenatori. A Reja ho detto che questa è casa sua. Quando sono stati i momenti di crisi l'ho chiamato sempre Donadoni, per dirgli di tenersi pronto. Il mister è arrivato a Roma il 10 marzo alle 11:00 e alle 23:00 abbiamo firmato il contratto. Inizia un nuovo ciclo. Negli ultimi 4 anni avro' sentito Donadoni almeno 3 volte".

- La scelta di Donadoni lascia presagire ad un grande futuro...

"Sono un uomo abbastanza obiettivi. Ho chiesto sempre consigli al mio maestro Pierpaolo Marino; devo credere a quello che mi dice lui, altrimenti avrei cambiato anche lui. Il nostro e' un calcio anziano. Non c'e' rispetto per chi vuole vedere le partite. Mi sono scontrato con il momento di Calciopoli. Noi ci troviamo tra l'incudine e il martello. La competitivita' non e' solo italiana ma internazionale. Il cambiamento voluto dalla Melandri potreebbe giocare al ribasso. Berlusconi ha ottenuto risultati".

- Con Donadoni inizia il nuovo progetto?

"Assolutamente si. Ora sta al mister ottenere dei risultati".

- Presidente lei va avanti?

"Certo, piu' forte di prima".

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