Continuano a rincorrersi voci di mercato su Lavezzi e Hamsik, visti in partenza da Napoli secondo alcuni organi di stampa non partenopei. E' bene ricordare che i due gioiellini di casa azzurra non sono mai stati inseriti nell'elenco dei giocatori cedibili: la parola del club, che ha sempre ritenuto sia Hamsik che Lavezzi due pedine fondamentali sulle quali costruire il futuro del Napoli, deve tranquillizzare i tifosi partenopei. L'arrivo di Donadoni, inoltre, non va sottovalutato: un allenatore del suo calibro non acconsentirebbe alla cessione dei pezzi da 90 della squadra. Nonostante i premurosi consigli di David Beckham, l'inglese di Carlo Ancelotti resta «pieno di errori»: è lo stato stesso centrocampista inglese a rivelare le difficoltà incontrate dal tecnico del Milan nell'imparare la lingua di Sua maestà. Difficoltà comuni allo stesso Becks - scrive il Sun - quando si tratta di parlare l'italiano, di cui conosce solo qualche espressione. Eppure Beckham, una volta di più, non ha mancato di sottolineare come si trovi bene in Italia, nonostante lo spogliatoio rossonero assomigli ad una Babele linguistica. «Quando sono arrivato al Milan, Ancelotti stava già studiando inglese - ha rivelato Beckham -. Ogni volta provo a correggerlo, ma lui continua a fare gli stessi errori e si finisce a ridere». Secondo radio-mercato Ancelotti avrebbe cominciato a studiare l'inglese in vista di un possibile approdo al Chelsea, alla corte di Roman Abramovich, la prossima estate. «Ma io non ne so nulla, del Chelsea», la risposta di Beckham, il cui italiano si limita ancora ad una manciata di parole: «Ammetto di non aver fatto molti passi in avanti. Riesco solo a dire 'complimentì all'arbitro, o 'bel gol' a Pippo Inzaghi». Eppure Beckham non ha problemi a comunicare a Milanello: «Paolo Maldini parla inglese e poi c'è Gennaro Gattuso che parla una lingua tutta sua: ma riesco comunque a capirlo». Ancora incerta la sua permanenza la prossima stagione, Beckham si dice entusiasta dell'esperienza di questi mesi. «Una cosa è certa: in Europa e nel mondo ci sono tanti calciatori che pagherebbero di tasca propria per giocare in un club come il Milan - l'opinione del nazionale inglese -. Ecco perchè ho fatto di tutto per rimanere fino al termine della stagione». Infine il caso Balotelli... «Non credo che i tifosi juventini siano razzisti, hanno avuto tanti giocatori di colore che sono diventati loro idoli. Non li giustifico, però dico che a volte anche gli atteggiamenti sbagliati di noi calciatori contribuiscono a innescare certe situazioni».
Lo ha detto il calciatore dell'Atalanta Sergio Floccari a margine della presentazione di una partita per raccogliere fondi per la Guinea Bissau.
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